Perdonali Sergio, perché non sanno quello che fanno!


In questi giorni si è tanto parlato dell’ipotetico addio di Buffon, che secondo vari rumors dovrebbe approdare al Paris Saint German.
Tutto bellissimo, il saluto dello stadio, l’affetto che gli juventini gli hanno manifestato, le parole dei compagni e gli attestati di stima da parte dei più grandi giocatori e atleti di ogni sport.
Stupendo.
Ma qualcuno per caso sa chi sono gli unici due giocatori che sono riusciti a segnare una tripletta a Buffon in Serie A? No?

Uno dei due è Tommaso Rocchi (che ha militato nella massima serie con maglie di Empoli, Lazio e Inter) in un Juventus-Empoli 3-3. 
L'altro è Sergio Pellissier, storica punta del Chievo Verona, squadra di cui detiene record per presenze totali (477), presenze in Serie A(440) e gol in Serie A (108).
Ma Pellissier è molto più di "semplici numeri": è parte integrante della storia (nel bene e nel male) del club, quando nel giro di due anni si ritrovò dal giocare un preliminare di Champions League proprio col suo Chievo, all’incubo Serie B. Ci sono varie offerte, molti occhi gli si sono puntati addosso, ma lui non ha il minimo dubbio; così, senza esitazione, decide di rimanere e gli viene assegnata la fascia di capitano.
Si carica la squadra sulle spalle, segna 22 gol e riporta immediatamente la squadra in Serie A.
Ad ogni campionato fa il suo: lo si vede correre come un forsennato in quel rettangolo verde che tanto ama calpestare e in cui si diverte a segnare gol su gol.
Poi però, nel campionato 2013-2014, qualcosa si inceppa e Eugenio Corini (all’epoca allenatore dei clivensi) lo esclude dai titolari, facendolo allenare con la primavera e inserendolo solo in qualche spezzone finale di partita.
Lui non ci sta, sta pretendendo rispetto, e dopo il rinnovo dell’allenatore dichiara di voler lasciare il Chievo: subbuglio generale in tutta la città! Le numerose manifestazioni di affetto lo convincono però a rimanere, perché Verona ormai è casa.
Dopo l’esonero di Corini e l’arrivo di Maran, ritorna a fare ciò che gli riesce meglio: segnare. Lo fa "alla  Pellissier", con gol pesantissimi che consentono al Chievo di raggiungere l’ennesima salvezza.


Ecco, per chi non lo sapesse, tutto questo è Sergio Pellissier.
Voglio dirti una cosa, Sergio: Perdonali!
Non è finita come tutti volevano, con l’intero Bentegodi a urlare “Noi vogliamo Sergio in campo”, per renderti omaggio e ringraziarti per questi 16 anni magnifici che ci hai concesso.
Ma così non è andata, purtroppo…
“Mister” D’Anna, nonostante la salvezza ormai cosa fatta con la sconfitta del Crotone a Napoli e il risultato favorevole dei clivensi in casa contro il fanalino di coda Benevento, non ti ha mandato neanche a scaldarti, lasciandoti relegato a marcire in panca.
La partita finisce, il Chievo è salvo per l’ennesima volta e tutti i giocatori corrono ad esultare sotto la curva.
Già, tutti tranne uno, che si limita ad applaudire da lontano con tanta tristezza in volto.
Non so se questo sarà il tuo ultimo anno, onestamente spero di no.
Non meriti un finale cosi, perché ti spettava un epilogo diverso, una grande festa, che invece non è stata resa possibile non a causa delle circostanze, visto che a fine gara il 3° cambio non sarà stato effettuato.
Oltre che ringraziarti non so cosa altro dire, anzi si: Perdonali Sergio, perché non sanno quello che fanno!



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